Sportivi…e sportivi- a cura di Avv. Cecilia Cusi


Avv. Cecilia Cusi
Avvocati Liberi

Ieri mattina, sulla sua pagina istagram, Matteo Berrettini, numero 11 del tennis mondiale,ha annunciato di essere positivo al Covid.

Mazzata tremenda ed inaspettata non solo per il diretto interessato ma anche per gli
appassionati del tennis che hanno visto così sfumare la partecipazione ad Wimbledon del
finalista, lo scorso anno, dello slam sull’erba.

Il tennista romano avrebbe dovuto ieri, 14:00 ora italiana, scendere in campo contro Garin per poi affrontare la sfida contro Novak Djokovic, dal quale nel luglio scorso era stato
sconfitto.

Berrettini ha tenuto a precisare che la sua decisione di sottoporsi al tampone è stata dettata unicamente dal voler proteggere la sicurezza degli avversari e di tutti coloro che sono
coinvolti nel torneo.

Come era prevedibile, la stampa ha colto la palla al balzo: Berrettini, autonomamente, ligio alle regole imposte da Mr Hope e nonostante l’organizzazione di Wimbledon non vieti agli atleti positivi al test o sintomatici di giocare, ha deciso, in presenza di sintomi riconducibili al Covid, di sottoporsi al test antigenico e una volta risultato positivo e nonostante fosse tra i
favoriti a Church Road, di isolarsi rinunciando al torneo.

Mi dispiace per Berrettini, al quale auguro una pronta guarigione e di tornare presto ad allenarsi sui campi di tennis.

Tuttavia, non posso non notare come, purtroppo, la notizia della sua esclusione dal torneo sia stata dalla stampa incentrata unicamente sulla “correttezza” dell’atleta.

Non è mancato chi, addirittura, rivolgendosi ai propri lettori, abbia domandato loro: ” quanti altri suoi colleghi avrebbero fatto lo stesso al suo posto?”.

Forse ci si riferiva al campione serbo Djokovic, puntualmente osteggiato perché non
vaccinato piuttosto che lodato per il suo valore ed i suoi successi sul campo?

Sempre ieri Djokovic ha ribadito, rispondendo alle domande provocatorie dei giornalisti, la sua convinzione a non piegare la testa al ricatto vaccinale, sebbene ciò comporti
automaticamente la sua esclusione al torneo degli Open.

In definitiva, due grandi campioni del tennis saranno esclusi da altrettante importanti competizioni sportive.

Due esclusioni figlie di imposizioni ingiuste, insensate ed anacronistiche che niente hanno a che vedere con la tutela della salute collettiva ed il contenimento della pandemia.

Berrettini, oltre che escluso dal torneo, è stato sconfitto.

Non da un avversario, ma da quella vaccinazione che sa sempre difende strenuamente,
avendo più volte precisato che gli atleti non vaccinati avrebbero dovuto essere esclusi dalle
competizioni sportive.

E sebbene, anche oggi, Berrettini rivendichi che la vaccinazione è la cosa giusta per far ripartire il mondo, l’aver contratto il virus da vaccinato attesta e conferma, nonostante il
silenzio assordante della stampa, che il ricatto vaccinale è un fallimento totale.

Da avvocato libero, ritengo che Djokovic, al quale purtroppo sicuramente verrà impedita la partecipazione agli Open, è risultato un vincitore perché fermo nelle proprie convinzioni e coerente con quanto da sempre sostiene, ci conferma di essere un grande Uomo prima
ancora che un grande sportivo.

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