Si tratta di un fatto “storico” sebbene per ora interlocutorio, poiché con la decisione del 16.10.2024 il Tribunale olandese (in orig.) ha stabilito la propria giurisdizione per decidere sulle accuse mosse a Bill GATES e ad altri cittadini non olandesi (tra i quali compare Albert BOURLA, Paul JANSEN) con una motivazione che sdogana fatti e conoscenze delle quali non si può tutt’ora parlare nelle aule di giustizia (almeno in quelle italiane, ove regna l’ignoranza e l’accondiscendenza alla politica). Parliamo del GRANDE RESET, del gruppo di DAVOS, del WWE e delle alleanze tra colossi economici sedicenti filantropi tra i quali la FONDAZIONE BILL& MELINDA GATES o la GAVI FOR VACCINE. In buona sostanza il Tribunale dei Paesi Bassi ha affermato la propria giurisdizione a decidere delle domande contro i cittadini olandesi, estendendo poi la giurisdizione anche nei confronti degli altri convenuti in quanto legati tra loro da una connessione associativa e dalla comunanza di scopo. Ecco cosa ha stabilito, in breve, quel tribunale: il cittadino olandese Everhardus HOFSTRA ha agito nell’ambito di un gruppo mondiale di persone, fisiche, giuridiche o enti, di cui faceva parte anche il GATES e gli altri convenuti, che hanno operato nel contesto dell’attuazione di un progetto denominato “COVID19: THE GREAT RESET” volto ad indurre in errore le popolazioni (e nel caso specifico i ricorrenti) ad assumere farmaci pur sapendo che essi erano inefficaci ed insicuri. Si è trattato di un inganno perpetrato a livello internazionale di cui il magnate americano GATES si è fatto parte attiva attraverso condotte tenute sia personalmente sia anche con la sua FONDAZIONE e le partnership con al GAVI ALLIANCE e con vari enti pubblici e privati, tra i quali anche il Word Economic Forum (WWE), che è una organizzazione elitaria con l’obiettivo di unire “i leader delle imprese, dei governi, del mondo accademico e della società in generale in una comunità globale” di cui Klaus SCHUWAB è fondatore e presidente. In seguito alla emergenza sanitaria del 30.1.2020 dovuta alla diffusione del virus SARS-CoV2 (la cui eventuale malattia che ne deriva è definita Covid19), il governo olandese è stato costretto ad attuare diverse misure restrittive, tra cui l’obbligo di indossare “tappi” per la bocca (traduzione singolare di “mascherine”) ed un programma di vaccinazione contro il virus SARS-CoV2. In questo contesto il GATES già il 30.4.2020 annunciava (su YouTube) l’arrivo dei vaccini mentre il 13.7.2020 il sig. SHUWAB pubblicava il libro “COVID19 il grande reset”, convocando il 21.10.2020 Mark RUTTE (presidente olandese) alla riunione annuale del WWE per attuare il Grande Reset con la mobilitazione senza precedenti di idee provenienti dai gruppi d’azione, dalle piattaforme e da altre iniziative del Forum per dare forma al mondo post COVID 19. Tutti questi soggetti hanno attuato il progetto GRANDE RESET con lo scopo di “allineare” le società dei Paesi membri dell’ONU a cambiamenti forzati e imposti involgenti ogni aspetto della vita umana. In sostanza si tratta di un pensiero politico che attua questo cambiamento forzato e pianificato con la giustificazione che il mondo sia gravato da grandi crisi – tra cui la pandemia COVID19- che possono essere risolte solo da un intervento globale e centralizzato di questo “gruppo” che ha agito ingannando le popolazioni nell’assumere “vaccini” di cui il gruppo sapeva, o almeno avrebbe dovuto sapere, che erano sostanze inefficaci per la protezione dal presunto virus ma che procuravano danni mentali e fisici ai soggetti ricorrenti. Proprio l’appartenenza al gruppo di tutti i convenuti costituisce la base di una trattazione unitaria e delle loro responsabilità, a dimostrazione che il percorso logico eseguito dai giudici olandesi per motivare la propria decisione è un esempio di preparazione, autonomia e indipendenza che dovrebbe essere presa ad esempio dalla nostra magistratura.